Cominciamo a curare le uova che sono nella covatrice: le spostiamo toccando la levatta che muove appena la griglia dove sono appoggiate le uova. In questo modo si scaldano bene da tutte le parti. Poi controlliamo se c'è ancora acqua nella vaschetta o se è evaporata: se non ce n'è più, ne aggiungiamo un pochina.
ho messo un uovo ancora caldo in un pezzo di lana, avvolto dalla paglia, riscadato da una torcia di luce fioca, il tutto in una scatola nera. Ho letto adesso come si fa la speratura e tra qualche giorno la praticherò. Secondo voi, visto anche il caldo, riuscirò a "diventare mamma"?
RispondiEliminaRicorda che le uova hanno bisogno anche dell'umidità per il guscio: infatti, nella cova naturale la chioccia bagna le sue piume e poi le appoggia sulle uova sotto di sè. Per la durata della cova dipende dal tipo di uccello: se hai voglia, mandaci qualche foto appena sarai diventata "mamma" o meglio "zia". ciao ciao
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